Manager e C-level della sostenibilità hanno ruoli e responsabilità che negli anni futuri saranno cruciali per creare valore a lungo termine e garantire che le aziende operino in modo sostenibile e restino competitive nell’economia globale.
La recente accelerazione normativa e strategica verso la green economy promossa dall’Unione Europea è strategica per tutte le aziende che si trovano ad investire sulla professionalità delle loro figure chiave.
La gestione, all’interno delle aziende, di questo cambiamento passa necessariamente dalla presenza di attori che promuovano e coordino la transizione verso nuovi modelli di business (i professionisti della sostenibilità) e dalla progressiva introduzione di competenze di sostenibilità in modo trasversale tra le funzioni aziendali.
In questo contesto, figure di responsabilità come i manager dovranno essere capaci di integrare la sostenibilità nella strategia aziendale e nei processi decisionali. Ciò significa valutare gli impatti ambientali e sociali delle attività aziendali e prendere in considerazione questi fattori nella definizione degli obiettivi e delle politiche dell’azienda.
In secondo luogo, dovranno garantire che l’azienda rispetti le normative ambientali e sociali e che adotti pratiche commerciali etiche, cosa che richiede una conoscenza approfondita delle leggi e delle norme applicabili e la messa in atto di programmi per monitorare e valutare le prestazioni dell’azienda.
Devono essere infine in grado di comunicare in modo efficace la visione e gli obiettivi della sostenibilità dell’azienda ai dipendenti, ai fornitori, ai clienti e agli investitori. La trasparenza e la responsabilità sono fondamentali per costruire una reputazione di credibilità e di leadership nella sostenibilità.
In sintesi, il ruolo dei manager è fondamentale per garantire che le aziende operino in modo sostenibile e responsabile rendendoli vere e proprie figure chiave per la transizione verde dei prossimi anni.