Quale sarà la sfida del futuro per le imprese familiari italiane? Ne parliamo con il Professor Nicola Lattanzi, professore ordinario di Economia Aziendale presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e titolare della cattedra di Governo e Strategie dell’azienda familiare all’Università di Pisa.
Lo scenario delle imprese familiari in Italia
Le imprese familiari sono uno dei tratti ricorrenti del nostro paese in particolare, ma anche a livello europeo e globale le aziende hanno sempre in qualche modo contribuito a fare la ricchezza delle famiglie, e viceversa. L’Europa si trova oggi stretta dagli Stati Uniti da una parte e dalla Cina dall’altra: in questo scenario le nostre aziende possono dire moltissimo dal punto di vista della loro biodiversità, del loro posizionamento e del contributo al benessere economico collettivo.
Ma quali sono i primi passi che un’impresa familiare deve compiere per affrontare il futuro?
A livello teorico è in primo luogo necessario pensare in digitale, ovvero immaginare quello che si fa e che si è sempre fatto in un contesto completamente diverso. Ma pensare non è sufficiente, è solo un primo passo. Occorre andare sul pratico e avere chiaro che ci sono tre grandi pilastri da presidiare:
- il core business, e quindi le attività che si fanno, la conoscenza del proprio mercato, dei propri clienti e fornitori;
- la governance, ovvero le regole di ingaggio e gli equilibri che governano l’azienda: il rapporto che intercorre tra l’assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione e la struttura manageriale sottostante;
- i flussi finanziari che sottendono al finanziamento, legati al rapporto con le banche o derivanti dal flusso dei ricavi.
Bisogna immaginare che il processo di digitalizzazione non è solo un cambiamento di tipo tecnologico ma è pervasivo perché impatta in modo deciso su tutti e tre questi pilastri. Il momento dell’innovazione è adesso. Bisogna dunque andare verso questo cambiamento: la digitalizzazione arriverà inesorabilmente, e sarà necessario farla propria fin dal vivere quotidiano. Se la governance recepisce questo cambiamento di conseguenza anche il corpo dell’azienda cambierà: un’architettura del lavoro diversa, architetture organizzative diverse, rapporti esterni con banche, fornitori e clienti sempre più basati su processi digitali.
Tre suggerimenti per i Consigli di Amministrazione
Ma nella pratica, cosa dovrebbe fare un Consiglio di Amministrazione per iniziare subito ad avviare questi processi di trasformazione?
- Avere consapevolezza della propria attività attraverso una conoscenza approfondita dei propri clienti, del mercato, delle criticità;
- Tenere presente la questione del ricambio generazionale e capire se in questo senso la famiglia può essere un limite o un valore per l’impresa: in quest’ultimo caso l’azienda si rafforza attraverso la famiglia, se invece si tende a sistemare prima le questioni di famiglia rispetto a quelle aziendali allora la famiglia diventa un limite importante.
- Le aziende diventano familiari quando le generazioni cambiano e si rinnovano nel tempo. In questo processo di rinnovamento molte aziende non superano la seconda o terza generazione. Quelle che vanno oltre la terza imparano in qualche modo a cambiare, a innovare e a rinnovarsi, di conseguenza hanno dei tratti molto interessanti da considerare come elemento su cui costruire scelte e operazioni per il futuro.
Il futuro delle imprese familiari
La digitalizzazione non significa perdere la propria identità ma consente di valorizzare la dimensione reale, i collegamenti con il sistema economico locale, con le radici territoriali. I modelli di business che possono essere innovativi, cooperativi, sociali e di sostenibilità sono un grande elemento di opportunità proprio per via delle caratteristiche che contraddistinguono le imprese familiari, del loro essere così inserite nel proprio territorio e nei sistemi produttivi locali. Un tempo sarebbe stato molto difficile ad esempio per una azienda toscana muoversi da sola sul resto del pianeta da un punto di vista economico; oggi invece è possibile grazie a questi cambiamenti. Il rischio è che la dimensione molto limitata che spesso contraddistingue queste imprese possa essere un elemento di intralcio, per cui è necessario immaginare un futuro in cui le aziende si colleghino maggiormente tra loro attraverso architetture organizzative nuove, accordi e alleanze frutto di rapporti più profondi e mirati ad ottenere degli effetti sia sul lato della produzione che della vendita.
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